Antonio Delfini, Cronache degli informi 05

DELIBERE

* Sospensione della licenza d’importazione della rivista francese “Parler” per aver dichiarato che Pour l’Italie di J.-F. Revel “merite quelque rumeure encore”; e per aver osato chiedere a Carlo Cassola (a proposito de Il soldato) “s’il n’a pas été influencé par le romans français contemporains”.

* Deflorazione settimanale anzi perpetua de “La Fiera Letteraria”, sulla quale l’Accademia degli Informi ha presentato un suo Libro Bianco al M. Rev. Parroco di Santa Croce in Gerusalemme.

* Premio di cento fiorini d’argento a Elio Vittorini per la sua scoperta di un nuovo territorio letterario da assegnare all’emigrazione dell’ormai sovrabbondante popolazione dei narratori italiani: che quindi d’ora in avanti, in base a regolare domanda indirizzata a “Il Menabò”, potranno essere avviati ad esplorare le zone della mimica popolare (e a tradurre in parole il significato metaforico dei gesti, degli sguardi, delle pause, dei toni, dei ritmi di voce eccetera). Stanziamento di trenta gettoni d’oro per il finanziamento di detti massicci trasferimenti, previo breve esame di grammatica italiana a cui i candidati saranno sottoposti a cura di una commissione capeggiata dal Nostro Signor Presidente A. D. che, come dice il Mastronardi di Vigevano, gli spiegherà la rava e la fava.

* Istituzione del registro del Do Ut Des, in cui verranno annotati gli scambi di favori messi in atto tra letterati e letterate, critici poeti e poeti critici; e approvazione della Tabella Universale dei Pedaggi Spirituali, in corso di studio presso la Cancelleria dell’Accademia.

* Deplorazione (con relativa condanna ad un soggiorno in un ostello della gioventù) al romanziere Goffredo Parise, per aver osato scendere — durante le sue permanenze a Roma — all’Hotel Hassler. All’Hotel Hassler si sale, non si scende.

* Encomio allo scrittore Augusto Frassineti per aver mantenuto il sorriso sulle labbra la sera del premio Strega, autenticando in tal modo la inequivocabile paternità dei celebri misteri dei ministeri.

* Corresponsione di mille ducati d’oro al critico di attualità letteraria Signor ***, in cambio dell’avvenuta cessione all’Accademia degli Informi di 1282 frontespizi di romanzi e di raccolte di poesia, autografi degli AA, con dediche adulatorie, da servire a tutti gli effetti.

* Richiamo all’ordine trasmesso con R. R. alla casa editrice romana “Edizioni Moderne” e alla non meglio identificata rivista “Lettùre d’oggi” (che non discende neppure per vie laterali da “Léttere d’oggi”) per aver bandito un premio di narrativa suffragandolo con una commissione esaminatrice la quale (a quanto asserito) sarebbe così composta:
A) L. Bartolini, A. Bertolucci, P. Chiara, P. Citati, N. Gallo, C. Garboli, V. Pandolfi, N. Sapegno;
B) Cesarino Branduani, Gianni Granzotto, Paolo Rossi;
C) A. Asor Rosa, F. Boneschi, P. Calandra, Nanni Canesi, A. Consiglio, D. Lattanzio;
D) E. A. Mario, Liliana Scalero, Ada Supino, Lina Torti Alberti e Flora Volpini.

* Invito perentorio agli scrittori elencati in A) di cui al paragrafo precedente a precisare le ragioni che li abbiano indotti a questo connubio o pot-pourri.

* Diffida agli eventuali concorrenti al premio suddetto ad aderire all’invito di cui al bando di concorso, secondo cui “sono consigliati ad abbonarsi e a collaborare al mensile “Lettùre d’oggi”” (annuo L. 800, sostenit. L. 2000).

* Condanna ad una ammenda (consistente nel compilare in carta bollata da L. 100 l’inventario esatto, in base agli stili e alle epoche dei mobili, suppellettili ecc. della celebre “Casa della vita” di via Giulia) dello scrittore del Babuino Ugo Moretti, per aver egli dichiarato in pubblico, nei giorni del premio Strega: “Mario Praz è il mio vero maestro”.

* Sospensione a tempo indeterminato dell’industriale Calì, mecenate, per aver sollecitato ed ottenuto (al premio letterario Villa San Giovanni da lui patrocinato e potenziato) l’intervento e il discorso di un noto ministro degli esteri. Proverbio calabrese: “Politica e cultura — da Reggio ad Altamura — han diversa natura”. Proverbio della Sila: “Revenons à nos moutons”.

* Encomio solenne al vero scrittore Ennio Flaiano, per la sua ferma, spontanea e dichiarata decisione di farsi fuori da un importante premio letterario marchigiano in cui era stato avviato, ad iniziativa della giuria, alla vittoria finale, precisando che egli non considera tanto professionistica la propria attività di narratore da indurlo a partecipare a gare, competizioni, salti della quaglia, svolte a sinistra e circolazione a senso unico.

* Ordine al Cancelliere del Triumvirato degli Esecutori di Giustizia dell’Accademia degli Informi di organizzare le onoranze a porte chiuse in occasione dell’insediamento autunnale degli accedemici preposti Tommaso Landolfi, Italo Cremona, Mario Tobino, Paolo Pavolini, Manlio Cancogni, Ornella Sobrero, Italo Calvino, Giuseppe Raimondi, Elémire Zolla, Alberto Arbasino, Andrea Zanzotto, Enrico Emanuelli, Beppe Fenoglio, Mario Pomilio, Francesco Leonetti, Alfredo Mezio, Eraldo Miscia, Nelo Risi, Leonardo Sciascia, Carlo Montella, Ennio Flaiano, Tonino Guerra, Vanni Scheiwiller, Niccolò Gallo, Giulia Massari, Camillo Sbarbaro, Romeo G. Giardini. Convocazione del Consiglio Accademico a Viareggio per la fine d’agosto al fine di scrutare in loco il comportamento della letteratura indigena e di deliberare le nuove immatricolazioni et esclusioni.

 

Antonio Delfini, Cronache degli informi,

«Il Caffè», a. VII, n. 7-8, luglio-agosto 1959

 

Per saperne di più:

Rispolverate le Cronache degli informi di Antonio Delfini!

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