Il Protettore Della Nipote di Mubarak dice:
Scioglieremo la Camera…
nell’acido.
Unisciti a noi nel Partito dell’odio.
Campagna tesseramento 2010.
Perché odiare ti ridà il gusto della vita.
Chi odia sano, odia giusto:
L’ODIO E’ DI CLASSE.
E tu, di che classe sei?
“Chi occupa abusivamente, impedendo ad altri di studiare sarà denunciato.” Maroni dixit.
Ecco un’osservazione davvero calzante se riferita al governo Sberluconi: alla sua razzia della scuola, dell’università pubblica, del diritto allo studio.
Abusivamente impedisce ad altri di studiare.
E’ stato e sarà denunciato.
P.S. il titolo del post è preso a prestito dalla libera immaginazione del popolo, ieri l’ho visto.
La ministra Carfagna ha ottenuto di criminalizzare le prostitute stradali.
Il numero attualmente in libreria di Il Segnale. Percorsi di ricerca letteraria ospita tra le sue pagine di encomiabile sobrietà quattro pezzi petulanti delle Filippiche e lamentazioni di Tristrano Arfasatto, ovvero che cosa ci fa un odradek a tre tempi svaccato in cima alla tazza procariota nel meriggio dell’apocatastasi? (Poemi per pulirsi il podice). Questo singolare fenomeno editoriale si deve alla benevolenza di Paolo Giovannetti e Lelio Scanavini, che hanno affrontato ardui ostacoli pur di guadagnare la pubblicazione ai versi inconsulti dell’Arfasatto. Ne saranno lautamente ricompensati nel paradiso della poesia: intanto gliene rendo merito su queste sparute pagine web.
I testi che si impongono all’attenzione dello scelto pubblico del “Segnale” vanno sotto i seguenti titoli o incipit:
XVIII. Generalissimo,
XL. Crepascolare,
XLVIII. Il mondo è già finito,
L. Mi piacerebbe morire di crepacuore.
Li accompagna la seguente nota biobibliografica:
Tristrano Arfasatto custodisce sul proprio comodino da notte un santino di Antonio Delfini, e non manca di rivolgere puntuali bestemmie all’indirizzo del Primo Mobile. Con l’esibizione in luogo pubblico della propria sbracata soggettività, ambisce a farsi turiferario di una poesia che non pretenda di far piangere i sassi, né di far sanguinare le madonne o le rape: piuttosto, imbastisca attraverso i suoi ridicoli casi un vademecum all’incontrario del dubbio edificante e dell’agitazione ragionativa. Se poi non riuscirà a sollecitare il ghigno del lettore, almeno gli avrà fornito un paragone con cui alimentare il suo complesso di superiorità.
“Il Segnale”, pubblicazione quadrimestrale dell’Editrice I Dispari, anno XXVII, numero 80, giugno 2008, euro 5, si trova nelle seguenti librerie: le Feltrinelli di Milano (Corso Buenos Aires, Duomo), Genova, Brescia, Padova, Mestre, Ravenna, Siena, Pescara, Bari; ancora a Milano presso Cuem Statale, Libri & caffè, Archivi del Novecento, Rizzoli in Galleria; e poi Libreria 92 di Arcore; Libreria Alphabeta di Asti; Rinascita di Verona; La Rivisteria di Trento; Libreria delle Moline di Bologna; Arsenico e vecchi merletti di Civitavecchia; Cibo per la mente di Roma; Libreria dell’Isola di Stromboli.
e-mail: segnale@fastwebnet.it
Un manifesto per la libertà di parola,
un alzabandiera di ammirevole coerenza etica,
un documento di rara profondità culturale,
da meditare in tutte le scuole del regno…