Sciogliere la Camera

17 November 2010

Il Protettore Della Nipote di Mubarak dice:

Scioglieremo la Camera…

nell’acido.


Partito dell’odio

30 January 2010

Unisciti a noi nel Partito dell’odio.
Campagna tesseramento 2010.

Perché odiare ti ridà il gusto della vita.
Chi odia sano, odia giusto:

L’ODIO E’ DI CLASSE.
E tu, di che classe sei?


Armi d’istruzione di massa

31 October 2008

“Chi occupa abusivamente, impedendo ad altri di studiare sarà denunciato.” Maroni dixit.

Ecco un’osservazione davvero calzante se riferita al governo Sberluconi: alla sua razzia della scuola, dell’università pubblica, del diritto allo studio.

Abusivamente impedisce ad altri di studiare.

E’ stato e sarà denunciato.

P.S. il titolo del post è preso a prestito dalla libera immaginazione del popolo, ieri l’ho visto.


Psst!… C’è qualcuno?…

19 September 2008


Carfagna casca nel conflitto d’interessi

11 September 2008

La ministra Carfagna ha ottenuto di criminalizzare le prostitute stradali.


il Segnale dell’Arfasatto

27 June 2008


Il numero attualmente in libreria di Il Segnale. Percorsi di ricerca letteraria ospita tra le sue pagine di encomiabile sobrietà quattro pezzi petulanti delle Filippiche e lamentazioni di Tristrano Arfasatto, ovvero che cosa ci fa un odradek a tre tempi svaccato in cima alla tazza  procariota nel meriggio dell’apocatastasi? (Poemi per pulirsi il podice). Questo singolare fenomeno editoriale si deve alla benevolenza di Paolo Giovannetti e Lelio Scanavini, che hanno affrontato ardui ostacoli pur di guadagnare la pubblicazione ai versi inconsulti dell’Arfasatto. Ne saranno lautamente ricompensati nel paradiso della poesia: intanto gliene rendo merito su queste sparute pagine web.

I testi che si impongono all’attenzione dello scelto pubblico del “Segnale” vanno sotto i seguenti titoli o incipit:
XVIII. Generalissimo,
XL. Crepascolare,
XLVIII. Il mondo è già finito,
L. Mi piacerebbe morire di crepacuore.

Li accompagna la seguente nota biobibliografica:
Tristrano Arfasatto custodisce sul proprio comodino da notte un santino di Antonio Delfini, e non manca di rivolgere puntuali bestemmie all’indirizzo del Primo Mobile. Con l’esibizione in luogo pubblico della propria sbracata soggettività, ambisce a farsi turiferario di una poesia che non pretenda di far piangere i sassi, né di far sanguinare le madonne o le rape: piuttosto, imbastisca attraverso i suoi ridicoli casi un vademecum all’incontrario del dubbio edificante e dell’agitazione ragionativa. Se poi non riuscirà a sollecitare il ghigno del lettore, almeno gli avrà fornito un paragone con cui alimentare il suo complesso di superiorità.

“Il Segnale”, pubblicazione quadrimestrale dell’Editrice I Dispari, anno XXVII, numero 80, giugno 2008, euro 5, si trova nelle seguenti librerie: le Feltrinelli di Milano (Corso Buenos Aires, Duomo), Genova, Brescia, Padova, Mestre, Ravenna, Siena, Pescara, Bari; ancora a Milano presso Cuem Statale, Libri & caffè, Archivi del Novecento, Rizzoli in Galleria; e poi Libreria 92 di Arcore; Libreria Alphabeta di Asti; Rinascita di Verona; La Rivisteria di Trento; Libreria delle Moline di Bologna; Arsenico e vecchi merletti di Civitavecchia; Cibo per la mente di Roma; Libreria dell’Isola di Stromboli.

e-mail: segnale@fastwebnet.it


SCIOPERO GENERALE A OLTRANZA

25 June 2008

Il barbaro signor Sberluconi sta sottoponendo a dura prova l’ordinamento democratico della nazione italiana. Il signor Sberluconi viene pervertendo lo stato di diritto e l’articolazione istituzionale della repubblica in nome del suo personale proprio ed esclusivo diritto a delinquere in totale impunità. Il signor Sberluconi pretende inoltre che il consenso elettorale gli conferisca ipso facto i superpoteri che furono nella notte dei tempi prerogativa dei Re taumaturghi. Ciò che secondo ragione sarebbe ripudiato da qualunque prospettiva di azione politica responsabile, e anzi susciterebbe i boati del ridicolo, nella nequizia del giorno presente assume i crismi di piena legittimità esecutiva. Il signor Sberluconi sta per coronare la sua opera di totale capovolgimento della realtà, la cui testa egli è riuscito a conficcare nel fango e i cui piedi stanno manovellando vertiginosamente alla volta del firmamento: e invocano vendetta al cielo. In questo frangente di pervertimento delle istituzioni democratiche, a salvaguardia minimale della divisione e autonomia dei poteri istituzionali, a tutela del principio di non contraddizione e del senso del ridicolo, l’Arfasatto proclama lo sciopero generale dei lavoratori: che avrà inizio a partire da domani e proseguirà sino a data da definirsi, in base alle autonome decisioni assunte dai comitati degli scioperanti. Una remissione dello sciopero potrà avvenire solo in seguito al ripristino della decenza democratica e alle auspicabili dimissioni del capo del governo in carica. L’approvazione parlamentare, ancorché parziale, della norma blocca-processi e gli sbavanti latrati dell’accanitissimo Sberluconi minano la tenuta del regime democratico in misura tale che la nozione di democrazia non pare più idonea a definire il regime politico della nazione italiana.
Una sola soluzione: SCIOPERO GENERALE A OLTRANZA.


Perinde ac caDadàver

14 May 2008

Un manifesto per la libertà di parola,
un alzabandiera di ammirevole coerenza etica,
un documento di rara profondità culturale,
da meditare in tutte le scuole del regno…


Filippo l’Arabo

1 May 2008


Gli uccelli – Sicurezze

29 April 2008