Vendola, pugliamo l’Italia o itagliamo la Puglia?

8 November 2010

Come fa Nikita Vendola, aspirante candidato alle elezioni primarie del Centro-Sinistra, a pubblicare sul proprio sito risposte così demenziali come la risposta n. 10 della seguente intervista a “Italia Terra Nostra”?
E’ una risposta retorica?

http://www.nichivendola.it/sito/mcc/informazione/sul-san-raffaele-del-mediterraneo.html

Domanda n. 10:  Signor governatore sa che il suo amico don Verzé è socio d’affari di Berlusconi?

Risposta n. 10: No.


Leggi fascistissime a Sberlucolandia

21 May 2010

e altri fascistissimi eventi o commenti d’alto bordo non privi di conseguenze operative, neanche tanto postmoderni:

18 maggio 2010: Gelmini, centralizzazione e privatizzazione autoritaria dell’università statale, abolizione dei ricercatori.

20 maggio 2010: Maroni ministro, Mantovano sottosegretario, Manganelli Capo di Polizia confermano piena fiducia ai dirigenti di polizia condannati per la perversione della violenza di Stato perpetrata alla scuola Diaz di Genova nel 2001: il capo della Divisione Anticrimine Francesco Gratteri, il capo del Servizio Centrale Operativo Gilberto Caldarozzi, il capo del dipartimento analisi del Servizio segreto civile internoGiovanni Luperi.

21 maggio 2010: Alfano-Centaro-Schifani, pesanti sanzioni agli editori e giornalisti che pubblicano intercettazioni telefoniche di rilevanza giudiziaria.

21 maggio 2010: Bossi-Di Pietro-Corsaro, alienazione e privatizzazione del demanio (l’opposizione scende dall’Aventino e sale sul Palatino).


Waiting for Godard

19 May 2010

COPYRIGHT?
Sono contro la legge Hadopi, ovviamente (la nuova normativa francese che prevede la sospensione dell’abbonamento a Internet per chi scarica illegalmente, ndr). Non esiste una proprietà intellettuale. Sono contro l’eredità per esempio. Che i figli di un artista possano beneficiare dei diritti dell’opera dei loro genitori fino alla loro maggiore età, perché no?… Ma dopo, non trovo giusto che i figli di Ravel detengano ancora i diritti del Bolero… In letteratura si può citare largamente. Nella scienza nessuno scienziato paga dei diritti per utilizzare la formula messa a punto da un collega. Questa è la citazione, ma il cinema non l’autorizza… Il diritto d’autore non esiste. Un autore non ha alcun diritto. Io, non ho alcun diritto, ma solo doveri…

PARADOSSO DEL CLASSICISTA
Dovremmo ringraziare la Grecia. È l’Occidente che ha un debito nei suoi confronti. La filosofia, la democrazia, la tragedia. Si dimentica sempre il legame tra tragedia e democrazia… Tutto il mondo deve dei soldi alla Grecia oggi. Potrebbe domandare mille miliardi di diritti d’autore al mondo contemporaneo e sarebbe logico che le venissero dati.

Ipse dixit
http://www.unita.it/news/culture/98830/godard_diserta_cannes_il_diritto_dautore_non_esiste


Dio è morto

17 May 2010

ma ci ha lasciato qualche ricordino.


NUOVO RACCONTO

23 August 2009

Negli ultimi tempi il reality show dell’autoritarismo sberluconiano ha toccato punti ignominiosi della sua parabola storica. Che la sensibilità politica dei ‘cattolici’ (qualunque cosa questo termine significhi, partiti o vescovi o base elettorale) sia stata toccata, almeno in parte, soltanto dai recenti episodi di meretricio autocratico, piuttosto che dalle autentiche infamie perpetrate a suo tempo da Sberluconi a livello di giure istituzionale, la dice lunga sugli effetti malsani che il cattolicesimo politico tuttora spande nella vita pubblica italiana (per tacere di quella privata).
In veste di telemagnàte, Sberluconi ci ha devastato il fegato con i suoi reality per tutti gli ultimi quindici anni. Chi di reality ferisce, di reality perisce. Adesso è ora di derealityzzarsi: raccontare un racconto diverso, se non proprio nuovo, per cercare di sottrarci almeno un poco alla saturazione dell’etere sberluconiano che ci va incrostando il metabolismo sino al punto di generare baccelloni ultracorporei cloni di se stessi.


Sberluconi dixit. L’oscenità del tiranno

8 February 2009

Sberluconi, padre padrino della patria, dice che Eluana Englaro ha funzioni biologiche regolari, ha il ciclo mestruale, potrebbe perfino fare figli.
Con ciò offre il ritratto della sua donna ideale: BASTA CHE RESPIRI!
E mostra anche quale nozione di vita stia dietro la sua cosiddetta cultura della vita: una vita ridotta a mero meccanicismo biologico, corpo inconsapevole e incosciente guidato dalla volontà altrui: precisamente dalla volontà di lui padrino della patria e degli apprendisti stregoni transtiberini.
Si permette, Sberluconi, di tirare in ballo lo statalismo come cultura della morte, mentre  è proprio lui, in veste di statista autoritario e degenerato, a opporsi a qualunque libera scelta della famiglia, dicendo che cosa il padre di Eluana Englaro dovrebbe fare e dovrebbe pensare. Una sensibilità umana da vero elefante in cristalleria, con due orecchioni, due zannoni e un proboscidone grossi così.
– Non è altro da quanto Sberluconi ha fatto e detto a proposito di mamma Rosa – lo difendono i suoi sgherri: senza vergognarsi di identificare l’Italia e la cittadinanza intera con la famiglia di Sberluconi, come se sulla sorte di ciascun suddito il tiranno avesse la stessa voce in capitolo che aveva, da familiare, sulla madre morente.
E’ proprio lui, Sberluconi, insieme ai vari Formigoni e Sacconi, a farsi braccio secolare di un potere totalitario, di una reale cultura di morte, mentre le mummie intronate del neonazismo vaticano applaudono e si agitano con la stessa finezza diplomatica di un orco pedofilo in fregola. Nichilismo autocratico e nichilismo cristiano come culo e camicia.
E si permette, Sberluconi, di spalare merda sulla Costituzione e sui morti che hanno consentito di scriverla, sull’avanzato equilibrio raggiunto tra le diverse forze antifasciste che hanno partecipato alla sua elaborazione.
La costituzione statunitense dura da oltre due secoli: e questo sedicente amico dell’America, imbonitore baùscia e spacciatore d’ignoranza, si permette di dire che l’aggiusterà lui, la Costituzione italiana.
Quanto caro costerà ancora all’Italia la dittatura di Sberluconi? Quanta sofferenza e quanti morti, dopo quelli che ha già provocato tra una barzelletta e l’altra?


Benedettoxvi si converte al culto delle Scimmie d’acqua

27 November 2008

Evento davvero inatteso all’ombra del cupolone michelangiolesco. Il regnante pontefice Benedettoxvi, giusto agli estremi di una brillante e fortunata carriera, si è convertito al Culto delle Scimmie d’acqua, abiurando la fede cattolico-apostolico-romana di cui era stato sino all’altro giorno esponente di spicco. Fonti vicine al suo ufficio riferiscono che Benedettoxvi, durante la celebrazione liturgica, nell’atto di ostendere il calice ha improvvisamente scorto all’interno di esso piccoli movimenti provocati da luminescenze conformate a immagine e somiglianza della venerata effigie delle Scimmie d’acqua. La conferenza stampa rilasciata in articulo mortis provvederà a confermare tali provvide indiscrezioni. Il Culto delle Scimmie d’acqua sta mietendo sempre maggiori successi tra i fedeli.


Armi d’istruzione di massa

31 October 2008

“Chi occupa abusivamente, impedendo ad altri di studiare sarà denunciato.” Maroni dixit.

Ecco un’osservazione davvero calzante se riferita al governo Sberluconi: alla sua razzia della scuola, dell’università pubblica, del diritto allo studio.

Abusivamente impedisce ad altri di studiare.

E’ stato e sarà denunciato.

P.S. il titolo del post è preso a prestito dalla libera immaginazione del popolo, ieri l’ho visto.


Peste clandestina

20 October 2008

Sospendere l’assistenza sanitaria agli immigrati clandestini?
Chi poteva proporlo se non i difensori leghisti delle radici cristiane dell’Europa?
Suona tutto molto cristiano, davvero cristiano, eh?

E suona tutto altrettanto utile alla salute pubblica, altro che!
Che se un clandestino ti viene in casa con la peste, per dire, la peste se la tiene ben bene nascosta, piuttosto che farsi curare, perché curarsi vorrebbe dire essere arrestato per l’orrendo, disumano reato di clandestinità.
E intanto che si tiene ben nascosta la peste, ma dài!, magari te l’attacca pure a te, che quella mica ci sta a passare per clandestina, no no, appena può ti s’attacca al culo e non la stacchi più: al tuo e a quello lardoso e fottuto di tutta quanta la Lombardia.

Proprio una cosa da furbi e da grandi economi, questa di non curare i clandestini! astuzia colata allo stato puro.
Chi poteva proporlo, se non i simpatizzanti del fu Joerg Haider?


Daniil Charms, Un caso capitato a Petrakov

10 October 2008

Una volta Petrakov voleva mettersi a dormire, ma coricandosi mancò il letto. Diede una tal botta contro il pavimento che rimase a terra lungo disteso senza riuscire ad alzarsi.
Petrakov raccolse le ultime forze e si mise carponi. Ma le forze lo abbandonarono, cadde di nuovo bocconi e se ne restò lì lungo disteso.
Petrakov restò sul pavimento quasi cinque ore. Dapprima rimase semplicemente sdraiato, poi si addormentò.
Il sonno ritemprò le forze di Petrakov. Si svegliò perfettamente in forma, si alzò, fece alcuni passi per la stanza e si sdraiò con precauzione sul letto.
“Oh,” pensò “adesso dormo un po'”. Ma ormai il sonno gli è passato. Petrakov non fa che girarsi su un fianco e sull’altro e non riesce ad addormentarsi.
E questo, in sostanza, è tutto.

Daniil Charms, Casi, traduzione di Rosanna Giaquinta, Adelphi, 1990.