Tractatus gastero-entericus 01

3 September 2009

Presentazione di

UN TRATTATO BISTRATTATO

Un nullafacente di inappuntabili referenze, tale Trinko Allotri, racconta il proprio itinerario di iniziazione alle lettere, o diremo meglio all’alfabeto e alle sue inesauste combinazioni. Gli avanzamenti del protagonista sul terreno culturale, per tacere di quello cretaceo, appaiono accidentati e sostanziati da alquanti fantasmagorici imprevisti. Le sue peripezie si snodano lungo i meandri pluridimensionali dell’Ente, ottava meraviglia del mondo: un’immane biblioteca che assomma i tratti della borgesiana Biblioteca di Babele, del Castello di K., del penitenziario Panopticon, della comunità termodinamica per tossicomani e della Fondazione di sedicente partecipazione a scopo di pubblica utilità. Qui si reca il detto Trinko Allotri, in mancanza di un’occupazione migliore, o meglio di un’occupazione purchessia, dove però finisce risucchiato da un maëlstrom burocratico-misterico del quale è arduo scorgere l’esito. La quête diventa a poco a poco una recherche, per Trinko Allotri, che arriverà a trovare nelle viscere più malfamate dell’Ente la sua autentica vocazione di narratore. Il riconoscimento del suo ruolo elettivo coincide con il passaggio dall’oralità alla scrittura, che comporta paradossalmente una diminuita padronanza della propria parola, esposta ai rischi della manipolazione tecnologica. Il percorso ascensionale verso la sapienza è intralciato a ogni piè spinto dal fardello della materia corporea: da cui scaturiscono nondimeno e si allargano, oltre i confini dell’universo conosciuto, inusitati orizzonti d’esperienza.

Non sarà del tutto inutile precisare che Tristrano Arfasatto è il nome d’autore collettivo dietro cui si cela, per pudicizia e per celia, una banda di sfaccendati pantofolai della più fonda provincia, dalle spiccate pretese intellettuali e dalle scarse prospettive di sopravvivenza.


TRACTATUS GASTERO-ENTERICUS 00

3 September 2009

ossia

abbecedario del provetto leggitore

secondo il dettato

dell’arcifilosafo Trinko Allotri


il Segnale dell’Arfasatto

27 June 2008


Il numero attualmente in libreria di Il Segnale. Percorsi di ricerca letteraria ospita tra le sue pagine di encomiabile sobrietà quattro pezzi petulanti delle Filippiche e lamentazioni di Tristrano Arfasatto, ovvero che cosa ci fa un odradek a tre tempi svaccato in cima alla tazza  procariota nel meriggio dell’apocatastasi? (Poemi per pulirsi il podice). Questo singolare fenomeno editoriale si deve alla benevolenza di Paolo Giovannetti e Lelio Scanavini, che hanno affrontato ardui ostacoli pur di guadagnare la pubblicazione ai versi inconsulti dell’Arfasatto. Ne saranno lautamente ricompensati nel paradiso della poesia: intanto gliene rendo merito su queste sparute pagine web.

I testi che si impongono all’attenzione dello scelto pubblico del “Segnale” vanno sotto i seguenti titoli o incipit:
XVIII. Generalissimo,
XL. Crepascolare,
XLVIII. Il mondo è già finito,
L. Mi piacerebbe morire di crepacuore.

Li accompagna la seguente nota biobibliografica:
Tristrano Arfasatto custodisce sul proprio comodino da notte un santino di Antonio Delfini, e non manca di rivolgere puntuali bestemmie all’indirizzo del Primo Mobile. Con l’esibizione in luogo pubblico della propria sbracata soggettività, ambisce a farsi turiferario di una poesia che non pretenda di far piangere i sassi, né di far sanguinare le madonne o le rape: piuttosto, imbastisca attraverso i suoi ridicoli casi un vademecum all’incontrario del dubbio edificante e dell’agitazione ragionativa. Se poi non riuscirà a sollecitare il ghigno del lettore, almeno gli avrà fornito un paragone con cui alimentare il suo complesso di superiorità.

“Il Segnale”, pubblicazione quadrimestrale dell’Editrice I Dispari, anno XXVII, numero 80, giugno 2008, euro 5, si trova nelle seguenti librerie: le Feltrinelli di Milano (Corso Buenos Aires, Duomo), Genova, Brescia, Padova, Mestre, Ravenna, Siena, Pescara, Bari; ancora a Milano presso Cuem Statale, Libri & caffè, Archivi del Novecento, Rizzoli in Galleria; e poi Libreria 92 di Arcore; Libreria Alphabeta di Asti; Rinascita di Verona; La Rivisteria di Trento; Libreria delle Moline di Bologna; Arsenico e vecchi merletti di Civitavecchia; Cibo per la mente di Roma; Libreria dell’Isola di Stromboli.

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